E mentre tutti parlano di Brexit, noi ci immergiamo nel continente nero, con la guida preziosa del premio Nobel per la letteratura Wole Soyinka, drammaturgo, poeta, scrittore e saggista nigeriano, considerato uno dei più importanti esponenti della letteratura dell'Africa sub-sahariana.

“L'Africa rimane la più monumentale invenzione della creatività europea. Tutte le cosiddette nazioni di questo continente sono semplici invenzioni delle potenze imperiali al servizio di interessi esterni: una finzione che sia il governo coloniale, sia gli sforzi post coloniali hanno tentato, quasi sempre invano, di trasformare in una realtà durevole e coesa".

Diviso in due sezioni, Il passato nel presente e Il corpo e l'anima, Africa è un'incursione nella storia e nelle dinamiche politico-culturali del continente, un invito a riscoprirlo, anzi a scoprirlo, finalmente, per la prima volta visto che per Soyinka "un'indagine davvero illuminante sull'Africa deve ancora avere luogo". È una "nuova stirpe di esploratori" quella che il premio Nobel chiama dalle sue pagine, in grado di cogliere le potenzialità di un continente non "mera espressione geografica" o "patria di una razza genericamente definita nera", ma la cui eredità storica e culturale si estende piuttosto "in occidente, verso l'Europa e le Americhe, in oriente verso il continente indiano, i deserti d'Arabia e le storiche acque dell'Eufrate" .

Africa, pubblicato da Bompiani, è un inno vero, così vero che non può non emozionare.

Elena Santoro