Anche sotto l'ombrellone, una lettura piacevole e interessante è quella del piccolo pamphlet di Samir Kassim, giornalista libanese morto dieci anni fa e pubblicato in Italia da Einaudi.
"L'infelicità araba" è infatti un esile ma illuminante chapter, capace nel respiro di poche pagine di ricostruire la storia del mondo arabo e delle sue ragioni di ieri e di oggi.
"Non è bello essere arabo di questi tempi. Nel mondo arabo il mal di esistere è la cosa meglio ripartita. E' la zona del mondo dove, a eccezione dell'Africa sub-sahariana, l'uomo ha minori opportunità. A maggior ragione la donna" scrive leggero Kassir. "L'infelicità araba ha questo di particolare: la provano quelli che altrove parrebbero risparmiati, e ha a che fare, più che con i dati, con le percezioni e con i sentimenti. A iniziare dalla sensazione, molto diffusa e profondamente radicata, che il futuro è una strada costruita da qualcun altro".
Storia, letteratura, geografia, religione e filosofia: un sussidiario ironico e illuminante.
Perché le ragioni degli altri possano, nel confronto, avere lo stesso peso delle nostre.
Elena Santoro elenapetulia@gmail.com