Da quando le auto sono diventate un bene accessibile e utilizzato dalla maggior parte delle persone, le città ne sono state letteralmente invase.
Quelle italiane in modo particolare. Rispetto agli altri grandi Paesi europei, l'Italia si posiziona prima per tasso di motorizzazione. Oggi nel nostro Paese ci sono più di 670 auto ogni 1.000 abitanti, quasi il 30% in più rispetto alla media di Germania, Francia e Spagna, che hanno rispettivamente 580, 567 e 521 auto ogni mille abitanti.
Ma non solo. Un altro dato molto preoccupante è che nel nostro Paese l’80% degli spostamenti avviene con un mezzo privato. In altre parole non usiamo bus, tram o treni, ma preferiamo di gran lunga utilizzare l'auto.
Il risultato è che nelle città la maggior parte degli spazi è occupato dai parcheggi per auto e la qualità dell'aria è pessima.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che una città non dovrebbe superare i 35 giorni in un anno con livelli di PM10 oltre il limite giornaliero. Nel 2022 Torino ha superato questo limite 98 giorni, Milano 84, Asti 79, Modena 75, Padova e Venezia ben 70.
Considerando che oggi la maggior parte delle tranvie e ferrovie possono essere elettrificate, investire sulla mobilità condivisa porterebbe enormi benefici ambientali - oltre che città più libere dalle auto e in grado di utilizzare lo spazio dei parcheggi per spazi verdi o di aggregazione sociale.
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