È la provocazione che lancia Paola Zukar nella nuova puntata di Show Off, il podcast di Will con Francesco Oggiano e Giulia Valentina che racconta come sta cambiando il settore dell'intrattenimento (🎧 trovi il link nel primo commento).

La musica, in effetti, è un mercato che negli ultimi anni ha subito una trasformazione enorme, da tantissimi punti di vista: basti pensare che 20 anni fa valeva poco più di 20 miliardi di dollari ed era dominato per oltre il 99% dalle vendite di cd fisici.

Poi, l’arrivo del web a fine anni ‘90, nuove piattaforme come Napster e l'incredibile successo di dispositivi come l’iPod, ebbero un fortissimo impatto sui ricavi del settore, che cominciarono a scendere sempre di più. Da questo punto di vista furono iTunes e le altre piattaforme come Spotify a dare un nuovo impulso al mercato, che cominciò ad offrire un’alternativa, legale, che permetteva di scaricare la musica a un prezzo conveniente.

Dal 2014, quindi, i ricavi musicali ricominciarono a crescere a ritmo sempre più sostenuto e nel 2019 per la prima volta il mercato ha superato nuovamente i 20 miliardi di dollari di cui oltre la metà (11,4 miliardi), direttamente imponibili allo streaming.

Nel frattempo, come ricordava Paola Zukar, anche i social media hanno avuto un peso enorme nel cambiare la musica (oggi 6 tra i primi 10 account più seguiti su Twitter appartengono proprio ad artisti) e nuove piattaforme come TikTok stanno nuovamente evolvendo il settore, cambiando le relazioni tra artisti ed etichette discografiche (qualche mese fa un gruppo di artisti si lamentava, su TikTok, che le proprie etichette gli imponessero di fare brani che potessero diventare virali proprio su quella piattaforma).

Quale sarà, quindi, il futuro della musica?

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