L’abitudine alle relazioni umane vere è in calo e il dialogo con un software può rappresentare una «soluzione a costo zero».
Dunque se nelle previsioni più pessimistiche, #ChatGpt (che è stata lanciata a novembre scorso) potrà rubarci il lavoro, spiare le nostre vite e addirittura dominare il pianeta, parrebbe aggiungersi un nuovo motivo di preoccupazione: la dipendenza psicologica dall’intelligenza artificiale.
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